Le condizioni di Evan Ndicka dopo il malore in campo durante Udinese-Roma. Escluso l’infarto, ecco l’ipotesi dei medici.
Il calciatore dell’AS Roma, Evan Ndicka, ha vissuto momenti di grande apprensione durante la partita contro l’Udinese. Al 71° minuto, Ndicka ha mostrato evidenti segni di sofferenza, accasciandosi sul terreno di gioco e portando le mani al petto, un’immagine che ha immediatamente sollevato preoccupazioni tra compagni e tifosi. Fortunatamente, l’intervento tempestivo dei soccorsi ha permesso di stabilizzare la sua condizione e trasportarlo all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
Le cause del malore di Ndicka
Contrariamente alle prime ipotesi, gli accertamenti medici, tra cui una Tac e l’elettrocardiogramma, hanno escluso l’infarto. La diagnosi preliminare suggerisce una compressione polmonare dovuta a uno scontro di gioco, con la possibile presenza di un pneumotorace. Queste condizioni sono state subito gestite dai medici, che hanno monitorato la situazione con attenzione.
La reazione sul campo
Subito dopo il malore, il portiere Svilar e il tecnico Daniele De Rossi sono stati tra i primi a intervenire, mentre lo staff medico provvedeva alle prime cure essenziali sul campo. La partita è stata momentaneamente sospesa, segno della gravità della situazione e della solidarietà verso il giocatore colpito. Ndicka è stato poi rapidamente trasportato all’ospedale, dove ha ricevuto ulteriori cure.
Nonostante le circostanze avverse, il supporto dei compagni di squadra e dell’intera comunità calcistica è stato fondamentale. Attualmente, Ndicka è in condizioni stabili e le prospettive sono positive. L’AS Roma e l’ospedale non hanno diffuso molte informazioni, ma è previsto un aggiornamento sulle sue condizioni nelle prossime ore. La squadra ha manifestato il proprio sostegno rimanendo vicina al giocatore durante i momenti critici.
Questo episodio richiama l’importanza della prontezza e dell’efficacia degli interventi medici nello sport, evidenziando quanto sia cruciale un supporto immediato in caso di emergenze mediche durante le competizioni.